L’emo wave negli ultimi anni si è manifestata grazie ad artisti come XXXTentacion, Lil Peep o il più recente Juice WRLD. Taglio emozionale che ha contaminato le scene musicali su più livelli, da quelle più rap, come i sopracitati rapper, a quelle più pop, generando fenomeni musicali, riconosciuti all’unanimità come Post Malone e Billie Eilish.
Premetto che in quest’articolo si intende con emo wave l’influenza nella musica attuale della subcultura degli anni 80 poi esplosa nella massa durante 2000, facendo quindi più riferimento a una vibe e a un pensiero musicale contraddistinto da amore, tristezza, malinconia e solitudine piuttosto che a criteri rigidi e strettamente musicali.
Che cosa significa oggi emo?
Emo come si può intuire sta per emozionale, e non corrisponde solo a depressione e tematiche tristi, ma ad un coinvolgimento della sfera emotiva a 360 gradi. Certamente la consapevolezza di non essere felice è una componente esistenziale ricorrente nelle liriche, ma il significato di emo non risiede solo nei contenuti, quanto nell’atmosfera creata da testo, intonazione e strumentale.
Nell’emo wave convivono tristezza, rabbia, spiragli di speranza, che vanno a generare un output musicale ibrido, dalla vibe malinconica e spensierata.
Insoddisfazioni, relazioni sul filo del rasoio e abuso di psicofarmaci, sono i temi negativi più frequenti, spolverati però da note distese alimentate dai beat che uniscono strumenti e sample provenienti dal pop punk/rock dei 2000 insieme alle caratteristiche della musica più attuali.
Perché ci piace?
Quest’ascesa musicale è rappresentativa della fase adolescenziale e pre, diventando per l’ascoltatore qualcosa a cui potersi ancorare nel pieno marasma emotivo e creando così un feeling immediato con gli attuali ascoltatori liceali. Ma la vera domanda è: perché questo sottogenere piace anche ai più adulti?
Nonostante oggi molti degli ascoltatori non siano più adolescenti ma giovani adulti, il vissuto musicale di quel periodo riecheggia ancora tra stomaco e cuore.
Mentre si ascoltavano consapevolmente dischi come Mi Fist, Mr. Simpatia e Non Dormire inconsciamente si assorbivano band pop – punk/rock come Blink182, My Chemical Romance, Linkin Park, 30 Seconds To Mars, Green Day, Sum41 e Hollywood Undead.
Ascolti che attraverso atmosfere cupe, grintose e morbide allo stesso tempo, giustificavano gli umori altalenanti, facendo sopportare gli eventi di quel mondo che pareva sempre avverso e 5 minuti dopo sentirsene i padroni.
Ed è quella vibe che, facendo perno sulla nostalgia di arpeggi roccheggianti e strofe cariche di disperazione, riacchiappa la pancia degli ascoltatori riportandoli alla propria adolescenza.
Da cosa è causata la nostalgia adolescenziale?
Nostalgia è rammentare e desiderare di rivivere con spensieratezza determinati eventi del proprio trascorso. Nostalgia che è frutto della memoria selettiva, un processo adattivo della nostra mente di selezione e preferenza dei ricordi più positivi a discapito di quelli negativi.
Nello specifico, l’aver tanti ricordi più nitidi della propria adolescenza prende il nome di Reminiscence bump cioè quando gli ascolti adolescenziali permangono e si ricordano meglio per tutto l’arco vitale.
La causa di questo fenomeno, studiata da psicologi e neuroscienziati, risiede nelle associazioni tra ascolti ed emozioni che nel periodo adolescenziale vengono rafforzate da un boom ormonale e neurale, amplificando così ogni sensazione e reminiscenza legata al relativo ascolto.
Questo ciclo di associazioni tra emozioni e musica potenziate dal flusso ormonale adolescenziale, veniva talvolta marcato anche attraverso il canale visivo grazie ai primi montaggi video su YouTube, in cui alcune canzoni facevano da soundtrack improvvisate a frame di particolari film/serie tv/anime.
Tecnica associativa adottata anche oggi. Gli affezionati della wave emo rap, come quelli di XXXTentacion che hanno affiancato I am a un montaggio dedicato a Madara di Naruto, ricorrono spesso a questi tributi attraverso scorci di anime per espandere l’immaginario dei propri artisti preferiti.
Inoltre come ultima ma non meno importante causa di come questa ritorno emo sia stata subito accolto, si deve considerare anche il contesto culturale di piena crisi dei tempi e ricerca di stabilità, sia essa professionale o universitaria, in cui i giovani adulti di oggi sono immersi.
Precarietà e prospettive incerte che rimandano all’insicurezza della transizione adolescenziale, facendo rivivere un’adolescenza 2.0 che inevitabilmente necessita di una colonna sonora adeguata e coerente.
Questo fenomeno psico-fisiologico, che amalgama emozioni, sensazioni, momento storico, insieme alla componente intrinsecamente emotiva della musica dal taglio emo, possono giustificare perché oggi sia così apprezzata.
Oltreoceano
Alcuni esempi calzanti e ben rappresentativi di questo arcobaleno in bianco e nero sono Falling Downs dei purtroppo scomparsi Lil Peep e XXXTenatacion, Robbey di Juice WRLD, SAD! e Jocelyn Flores sempre di Tentacion, la recente Take What You Want di Post Malone con Travis Scott e Ozzy Osbourne, o Sayonara di Aries. Di quest’ultimo vi consiglio vivamente l’ascolto dell’intero album Welcome Home una vera perla del 2019 dell’emo R&B, permettendomi di catalogarlo sbrigativamente così.
Panorama italiano
Sul fronte locale il panorama sta germogliando, grazie ai fertili contesti indie e trap che hanno aperto sia liriche che strumentali ad una dimensione più emozionale ed istintiva.
Anche se per ora la scena emo urban italiana è confinata a pochi attori talentuosi, possiamo ritenerli molto caratterizzati dal background locale, il che non li rende una versione italiana di quella americana.
Ketama propone una trap addolorata dal taglio punk, i Tauro Boys offrono una versione romana e aggiornata dei Blink182, gli Psicologi suonano come una trasposizione indie-rap cazzuta degli Zero Assoluto, mentre i Sxrrxwland offrono un progetto musicale praticamente inedito per la scena italiana, entrando a gamba tesa con Buone maniere per giovani predatori, un EP freddo, tenebroso ed elettrico, che penetra in poche tracce il petto dell’ascoltatore.
Sottobosco
L’offerta emo italiana non si riduce però solo a questi nomi, Nick Sick e Fasma, rispettivamente con Musica Per Stare Male e Moriresti Per Vivere Con Me? hanno dimostrato di essere una doppietta particolarmente angosciata ed ombrosa.
Da approfondire e con una vibe affine a quello emo, sono i residenti nella periferia artistica di SoundCloud, piattaforma di distribuzione libera e gratuita, che sempre più si rivela un florida primavera in cui intercettare le realtà più interessanti ed alternative come Osiris, Lil Frostee e Lil Jolie, di quest’ultima si rimane infatuati in pochi ascolti.
Potrebbe interessarti
Conclusioni
La macchina del tempo ancora non esiste e regredire concretamente alla propria adolescenza in piena Sindrome di Peter Pan non è molto salutare. Ma riviverla visceralmente nella musica attuale, attraverso un paio di cuffiette e una passeggiata si, questo è permesso e bellissimo.