Vediamo se conferma o ribalta il risultato.
Multisala è il secondo disco solista di Franco, all’anagrafe Federico Bertolini, uscito per Bomba Dischi e Universal il 23 aprile del 2021 e interamente prodotto da Ceri.
Acquista su AmazonMultisala è il secondo disco solista di Franco, all’anagrafe Federico Bertolini, uscito per Bomba Dischi e Universal il 23 aprile del 2021.
Già dal titolo leggo uno squisito rimando ad un gusto un po’ demodè, sarà il velluto dei cinema in copertina o le sonorità di alcune tracce (ad esempio di Maledetto tempo), ma il richiamo alla Roma e all’Italia degli anni ‘60/’70 è molto forte. Mi fa l’effetto di una coccola paterna in età adulta, calda e con una buona dose di malinconia dei giorni d’infanzia.
In questo commento però, per quanto sia tentatissima, non leggerai cose tipo Franco126 è il nuovo Franco Califano o simili. Detto e ridetto che lo spunto in qualche modo arriva da quel mondo, non vorrei ridurre Franco ad una mera “versione di”. La verità è che, come fatto anche per il precedente disco, Franco126 non dà l’aria di uno che ha davvero sbatti di perdere tempo a far finta di essere qualcun altro e questo messaggio arriva forte chiaro anche nelle 10 tracce di Multisala. La storia è la sua, la penna è la sua, la voce è la sua.
I suoni del disco curati da Ceri lo rendono nostalgico e contemporaneo nello stesso tempo: i suoni anni ‘70/’80 la fanno da padrona con dei risvolti anche parecchio funky e che si mischiano bene a suoni più contemporanei.
Tracce del cuore sicuramente Simone (perché è bella), Maledetto tempo (perché fa troppo Califano) e Accidenti a te (perché il richiamo al primo Franco di Polaroid è fortissimo e bellissimo). Non è un caso che siano una dietro l’altra, forse siamo davvero fatti l’uno per l’altra.
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