Naska - La mia stanza cover album

La mia stanza

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Artista: Naska

Album: La mia stanza

Data di pubblicazione: 05-05-2023

La Mia Stanza è il secondo disco ufficiale di Diego Naska, pubblicato il 5 Maggio 2023. La mia stanza è stato anticipato con la pubblicazione dei singoli Cattiva e A testa in giù.

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Tracklist

1. a Testa in giù
2. Mai come gli altri
3. Non me ne frega un cazzo
4. a Nessuno
5. Pronto Soccorso
6. Cattiva
7. Fottuto Sabato
8. Male
9. Fuori controllo
10. Wando

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Recensione

La duplice dimensione di Naska

Diego Naska è tornato con il suo secondo album dal titolo La mia stanza uscito venerdì 5 Maggio. Un album che segue il filone del suo precedente lavoro Rebel, mostrando tutte le sfaccettature dell’artista.

L’album si compone di 10 tracce che raccontano cosa succede nella stanza di Naska, una duplice dimensione tra la parte più tranquilla e razionale di Diego e la parte più istintiva e ribelle di Naska. La mia stanza era stato anticipato con la pubblicazione dei singoli Cattiva e A testa in giù.

Naska racconta traccia dopo traccia quello che gli accade nella sua quotidianità in un continuo confronto con se stesso. Lo scenario in cui è ambientato l’album rappresenta il luogo dove Naska si confronta con Diego, una stanza che si evolve insieme agli stati d’animo dell’artista.

L’album da proprio l’idea della duplice dimensione. Tracce come A testa in giù, Non me ne frega un cazzo, Fottuto Sabato e Fuori Controllo sembrano vissute e raccontate da Naska ad accumunare queste tracce è il bisogno di evadere, di non fermarsi a pensare alle cose che non vanno, agli amori, al futuro, al tempo che scorre, ma solo pensare a godersi il momento a farsi trascinare in balia degli eventi e rimandare le conseguenze e il confronto con se stesso al giorno seguente.

Invece in tracce come Mai come gli altri, a Nessuno, Pronto Soccorso, Cattiva, Male e Wando a mostrarsi è Diego. Diego è più riflessivo, inizia a porsi delle domande, cerca un modo per trovare il proprio posto nel mondo, inizia a interrogarsi sugli amori fugaci e sulle incertezze della vita. L’atmosfera cambia e si fa più cupa ed intima dove l’artista torna a interrogarsi su se stesso in cerca di qualcosa che possa smuoverlo dallo stato emotivo in cui si trova.

Ed è forse in Male più che nelle altre tracce che la stanza riacquista il ruolo di luogo personale dove poter mostrare se stessi e le proprie fragilità. Qui Naska ritrova Diego in una dimensione solitaria e più intima. L’album si conclude con Wando la traccia invece forse più personale dell’intero album dove Naska non si rivolge più a Diego ma al padre, l’artista qui non cerca più un confronto ma è una dedica aperta.

Un album ricco di sentimenti che attraverso i cambi di sonorità pop punk/rock hanno amplificato ulteriormente l’impatto emotivo trasmesso dai testi, riuscendo a ricreare nell’ascoltatore l’immagine esatta del vissuto raccontato da Naska. Non mi resta perciò che auguravi un buon ascolto.

Foto di Benedetta Casella per Boh Magazine

Sono un’accumulatrice seriale di pensieri non detti, un’osservatrice acuta dei fatti degli altri e un’ascoltatrice devota di canzoni tristi

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