Quali dischi consiglieresti ad un amico per iniziare ad ascoltare Rap italiano? Facile partire magari da un artista in particolare o da una scena in particolare nel nostro Paese, sia Roma, Milano o Torino. Chi è nuovo, da dove può iniziare?
Nel mio solito digging in giro per la rete ho trovato una domanda del tipo: vorrei saperne di più sui rapper italiani. Mi consigliate qualche disco da ascoltare? Solitamente consigli i tuoi ascolti, quelli che tu reputi essere i migliori, i rapper italiani più forti di sempre. Io voglio allargare la visuale.
Mi spiego: c’è tanta musica a portata di click, in streaming su Spotify. Eccomi qui allora che scorro le compilation del rap italiano e lancio qualche idea per scoprire generi, nomi, stili. Da Torino a Napoli passando per Milano e Roma.
Ogni compilation ha il suo perché. Ti dico la mia, ti dico cosa ha da offrire e soprattutto perché ho scelto ciascuno di questi dischi. Ne ho scelto 5, se inizi da qui ti sarà facile scoprire tutto il meglio del rap italiano. Del vero rap italiano.
1 DJ Shocca – 60 Hz
Non potevo non citare 60 Hz, producer album di DJ Shocca. Questa compilation è considerata un autentico classico. Hanno preso parte i pezzi da 90 del nostro Rap, da Primo Brown a Bassi Maestro ai Club Dogo, dai Colle Der Fomento a Tormento a Nesli fino ai soci Mistaman, Frank Siciliano e il duo Stokka & MadBuddy.
Devi assolutamente ascoltare questo disco. Il suono è quello classico che resiste all’usura del tempo. Si tratta di un autentico punto di riferimento non solo per gli ascoltatori del genere ma per gli artisti stessi della scena Rap italiana.
2 Fritz Da Cat – Novecinquanta
Altro titolo intoccabile, imprescindibile. Il disco del maestro Fritz da Cat: Novecinquanta. Questa è storia del rap italiano, amico mio. È un passaggio obbligato per gli ascolti di tutti, anche e soprattutto per chi inizia a muovere i primi passi. Novecinquanta trasuda Hip Hop dall’inizio alla fine, dal sound del producer e direttore d’orchestra al parterre di personalità che si alternano traccia dopo traccia dando davvero il meglio e alzando il livello alla grande.
Kaos firma uno dei suoi pezzi liricamente più belli (Cose Preziose), Neffa dimostra di essere inarrivabile (L’incognita), Lord Bean da voce a Street Opera, brano che ancora oggi è un punto fermo per tutti noi. Insomma, Novecinquanta di Fritz da Cat è un disco che non può mancare nelle tue cuffie se vuoi davvero approfondire la conoscenza del rap italiano e di chi ne ha scritto la storia.
3 Shablo e Don Joe – Thori & Rocce
Thori & Rocce è un progetto del 2011 nato da un’idea di Shablo e Don Joe, tra i migliori producer italiani di sempre, sul pezzo da tanti anni ad alto livello. Vede la luce quando ancora il rap non domina le classifiche come oggi. Trovare insieme sulla stessa traccia Fabri Fibra, Jake La Furia, Noyz Narcos, Guè Pequeno, Marracash e J-Ax non era cosa da tutti i giorni. E non era scontato l’appoggio dell’Universal.
È un ottima compilation per conoscere i pezzi grossi del rap italiano più popolari oggi ma anche per conoscere nomi più noti ai soli aficionados del genere come Duellz, Egreen, Aban, Johnny Marsiglia e Dargen D’Amico. Thori & Rocce è un’ottima panoramica sul Rap italiano, un ascolto perfetto per farsi un’idea di personalità e stili che compongono la nostra scena, godibilissimo anche da chi dovesse essere allergico al suono un po’ più boom bastico.
4 Truceklan – Ministero dell’Inferno
Ti segnalo anche Ministero dell’Inferno, compilation promossa dal collettivo romano Truceklan. Dirige l’orchestra Lou Chano. Non è un ascolto per tutti, al contrario. Può essere però interessante. Se vuoi passare al lato oscuro questo è il disco che fa per te.
È hardcore, è crudo, è davvero difficile da mandare giù. A tratti potresti anche rimanere scioccato, disgustato perché le immagini che prendono vita nella tua mente sono davvero forti come un film horror. Siamo ben lontani dall’Hip Hop più classico ma nonostante questo Ministero dell’Inferno può essere considerato un (altro) classico dell’Hip Hop italiano.
5 Machete Crew – Machete Mixtape 3
La ventata di novità portata dal crew Machete (Salmo, En?gma, DJ Slait, El Raton) vede la sua massima espressione nei Machete Mixtape. Tre capitoli, tutti da ascoltare assolutamente. Il rap vero, fatto bene e su strumentali con sonorità dubstep o drum n bass. Insomma, siamo ben lontani da quanto puoi aver ascoltato fino adesso. Il Machete Mixtape 3, in particolare, credo sia importante per la grande risonanza che riesce ad avere (certificata dal disco d’oro) nonostante porti con sé Rap non esattamente user-friendly. Occhio anche al contesto temporale entro il quale si colloca.
Tu quali dischi consigli?
Con questi miei 5 suggerimenti penso che tu abbia molto da ascoltare e assimilare. C’è tanto rap italiano, quello vero, di spessore. Cosa pensi di questa mia selezione? Secondo te può essere sufficiente per avere una panoramica del rap italiano? Hai ulteriori ascolti da suggerire? Fammi sapere la tua, così da indicare la retta vita ai nuovi arrivati 🙂