Vediamo se conferma o ribalta il risultato.
Universo è il titolo del primo album ufficiale della cantante Mara Sattei, la cui direzione artistica è curata interamente dal fratello tha Supreme.
Non disponibileL’esordio di Mara Sattei è una conferma delle capacità vocali dell’artista, tra sicurezze e qualche episodio inaspettato.
Le prime si appoggiano e appagano del timbro chiaro e già maturo della protagonista, e ciò viene chiaramente fuori in brani come l’intro, Tetris con Carl Brave e Parentesi con Giorgia, quest’ultima massima espressione della Mara più “classica” ed emozionale.
Le sorprese sono invece probabilmente la parte più interessante del progetto. Brani come Cicatrici, Ciò che non dici e 0 rischi nel love, quest’ultima con una venatura acid notevole, mostrano padronanza anche su sonorità apparentemente lontane come quelle drill ed elettroniche.
La produzione e l’intera direzione artistica di thasup è comunque molto presente e soprattutto riconoscibile, tant’è che su brani come Tamigi, brano che più che a Londra rimanda ad un’interessante asian trap, sembra proprio che il fratello di Mara abbia plasmato un suo brano tramite una voce femminile.
Il giusto connubio però c’è, e lo troviamo ad esempio in Shot, dove la strumentale salterina e altamente thasuprimosa è un buon abito per il flow e le melodie dove chiaramente il producer non arriverebbe da solo. Oppure anche in Scusa, probabilmente IL singolo dell’album.
I pianeti di questo Universo sono pochi ma ben sviluppati: la formula chitarra di accompagnamento + trappy drums + topline rollercoaster ma comunque sobrie sembrerebbe essere quella dove l’artista è più a suo agio, ma anche quando si cimenta assecondando le pazzie di thasup rappando decisa non sfigura.
Dovessimo quindi immaginare la cameretta dove stavano i fratelli Mattei possiamo dire che la creatività e le idee malsane sprigionate nel cuore della notte del minore siano state poi ordinate logicamente e indirizzate il mattino seguente dalla sorella il mattino seguente, per un risultato al servizio di un’ottima vocalità e di una buona scrittura, per un lavoro in generale godibile ma che lascia ancora Mara Sattei ad ampi margini di miglioramento.
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