Vediamo se conferma o ribalta il risultato.
Due pesi massimi della scena in un solo disco: ci sono tutti i presupposti per nutrire grandi aspettative, alimentate negli anni dalla combo in diversi featuring. L’arrivo di CVLT è estremamente naturale, frutto di una stima personale e artistica reciproca, e i due si dedicano a ciò che sanno fare meglio: darle di santa ragione […]
Non disponibileDue pesi massimi della scena in un solo disco: ci sono tutti i presupposti per nutrire grandi aspettative, alimentate negli anni dalla combo in diversi featuring. L’arrivo di CVLT è estremamente naturale, frutto di una stima personale e artistica reciproca, e i due si dedicano a ciò che sanno fare meglio: darle di santa ragione sopra un beat.
CVLT è un disco simbolico per entrambi: racchiude le influenze artistiche che hanno ispirato i loro progetti, cristallizzandole in una nuova opera.
La percezione è che risponda più alle necessità personali degli artisti che a quelle del mercato, basti pensare alla soddisfazione personale di collaborare con il Maestro Dario Argento.
Nell’ecosistema di CVLT non risultano brani di plastica studiati per essere hit: il disco non vuole seguire le logiche di mercato che stanno appiattendo la scena musicale degli ultimi tempi, ma intervenire per divorarla e riscriverne le regole. E nessuno può farlo meglio di due artisti con la loro carriera.
Il tappeto musicale di Luciennn e Sine – ma anche Salmo stesso e Ford78 – è steso in modo magistrale e rispecchia la natura del progetto: cupo, crudo, ricco di citazioni. Non fa da semplice sfondo, ma penetra e si lega indissolubilmente alle liriche.
My Love Song 2 sicuramente dividerà il pubblico. Il sequel non è la copia carbone dell’originale e risulta più sensuale, a tratti meno crudo, a metà tra il primo capitolo e Black Widow, e c’è chi la amerà e chi no.
Un plauso ai feat: Kid Yugi si inserisce in modo impeccabile nella direzione del disco, Frah Quintale e Coez hanno subito una metamorfosi nel tempo, ma le loro radici sono solide e la loro presenza non ne tradisce l’evoluzione musicale. Marracash entra come una furia e compie una carneficina come nel più classico degli slasher, senza preoccuparsi di risultare pulito.
CVLT va ad incastonarsi perfettamente nella discografia di entrambi e può segnare un momento fondamentale, in grado di dare nuova linfa per il futuro loro e della scena
Salmo e Noyz hanno fatto il delitto perfetto.
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